Detox dopo le feste: cosa depurare? Parti dal fegato

Natale è ormai lontano, ma attenzione perché del periodo festivo c’è ancora traccia nell’organismo: in seguito alle abbuffate è bene iniziare un percorso detox.

Pranzi, cenoni e dolciumi hanno concesso soddisfazioni al palato, ma hanno appesantito l’organismo. Non sono rimasti solo i chili di troppo, ma sono gli organi emuntori, quelli dediti a smaltire le sostanze “tossiche” per l’organismo, ad essere appesantiti ed affaticati nella loro funzione. Il fegato in primis è sollecitato a livelli massimi: non solo per l’abbondanza di pranzi e cenoni, ma anche per il consumo maggiore di alcol ed eventualmente l’uso ripetuto di medicinali, utilizzati per debellare i microrganismi caratteristici della stagione fredda. Questo mix crea scorie che vanno poi eliminate. Una potenziale bomba esplosiva che se non disinnescata, alla lunga, potrebbe deflagrare danneggiando le funzionalità dell’organismo.

Detox dopo le feste: perché l’organo più importante da detossificare è il fegato?

Il fegato metabolizza tutto quello che introduciamo nel corpo. È uno snodo fondamentale per diverse funzioni finalizzate a mantenere in salute l’organismo. Il fegato interviene nella digestione degli alimenti, elimina scorie e tossine, smaltisce i globuli rossi danneggiati e custodisce le cellule del Kupffer, quelle che riconoscono gli antigeni presenti nel corpo. Di conseguenza il fegato contribuisce alla salute del sistema immunitario (abbiamo spiegato come funziona il sistema immunitario qui).

Detossificazione epatica: importante ripeterla ciclicamente per fare prevenzione

Eppure spesso ci si dimentica di curare questo importantissimo organo sempre efficiente, che quando danneggiato o sotto sforzo non dà sintomi evidenti. Sono in tantissimi italiani a soffrire di problematiche epatiche e la fascia d’età sta scendendo negli ultimi anni. Oltre i virus che aggrediscono il tessuto epatico, causando epatiti virali, epatite A, B o C, è lo stile di vita il grande incriminato perché può influire negativamente sulla salute del fegato. Alimentazione sregolata, inquinata, abuso di alcol che impatta sulla steatosi epatica, uso improprio di farmaci, antibiotici, sostanze psicotrope, obesità e sindrome metabolica associata a steatoepatite non alcolica (NASH). Queste sono tra le cause più comuni delle problematiche epatiche.

Ecco perché la detossificazione epatica ciclica contribuisce a mantenere in salute il fegato, alleggerendolo nella funzione metabolica di lettura, sintesi e scarto delle tossine.

Detox dopo le feste: quali alimenti mettere in tavola per supportare la funzionalità epatica

Regolare la dieta è il passo base. Eliminando fritture, alcol (che ricordiamo va consumato in modo misurato), riducendo il carico glicemico (azzerando quindi zuccheri raffinati, moderando l’assunzione di carboidrati complessi), eliminando proteine fonti di grassi saturi (carni grasse, insaccati, prodotti processati e latticini ), alleggeriamo l’attività epatica. Una dieta ricca di frutta e verdura, senza eccessi, contribuisce al controllo del peso corporeo (l’obesità e il sovrappeso sono aspetti che giocano a sfavore della salute del fegato). Anche una moderata attività fisica e periodi di digiuno intermittente favoriscono l’attività epatica.

Possiamo anche scegliere alimenti mirati che supportino la funzionalità epatica, considerati quindi coleretici e colagoghi, cioè che stimolano la produzione e la secrezione di bile nel duodeno, sostanza prodotta dal fegato e che è impiegata nella digestione dei grassi. Tra gli alimenti che aiutano il fegato ci sono i carciofi, il riso integrale, il cavolfiore (tutte le crucifere), alghe wakame, rape, verdure a foglie verdi come il cavolo cinese, la radice di zenzero, mela, mirtilli, o l’utilizzo del limone su alimenti o da spremere in acqua (attenzione a chi soffre di gastrite).

Detox dopo le feste: erbe officinali e funghi medicinali per la depurazione del fegato

Le sostanze naturali più famose, sfruttate per detossificare il fegato, ci sono il thè verde e i carciofi. Anche il cardo mariano è un alimento pro-fegato perché contiene silimarina (silibina + silidianina + silicristina), sostanza che incrementa l’attività del ribosomiale coneffetto rigenerativo che agisce come antinfiammatorio, stimolante del SOD, epatoprotettore e che attiva la sintesi del Glutatione, il grande antiossidante intracellulare. Anche l’estratto secco della pianta officinale Fumaria ha azione Epatoprotettrice, Riequilibrante del flusso biliare, Azione diuretica e depurativa, migliora la funzione digestiva.

Micoterapia e fegato

Tra gli alimenti detox rientra anche il fungo medicinale Shiitake che favorisce l’eliminazione dei grassi, aiuta il fegato, regolarizza la pressione e abbassa il colesterolo. Lo Shiitake è uno di quei funghi medicinali dal sapore squisito, dunque è possibile portarlo in tavola, diversamente si trova sotto forma di polvere come nel caso di Micotherapy Shiitake.

Ultimo aspetto, ma non per importanza, c’è anche quello della sedentarietà: l’attività fisica è una pratica di prevenzione per prevenire diverse patologie, tra cui anche quelle epatiche. Fare costantemente allenamento fisico aiuta a ridurre il ristagno provocato da cibi pesanti e in generale dall’eccesso di cibo. Inoltre l’attività fisica contribuisce a migliorare la circolazione del sangue e della linfa e l’attività degli organi di eliminazione.